IMPIEGO
Per contrastare gli effetti negativi dei radicali liberi sulle cellule epatiche.
PROPRIETA'
1) AZIONE EPATOPROTETTIVA: nel complesso la silimarina svolge
attività epatoprotettiva, antinecrotica e lipotropa migliorando
la funzionalità dell'epatocita grazie a due meccanismi
- a) stabilizzazione di membrana: si attua a livello della membrana
cellulare e di quella lisosomiale degli epatociti in modo da
impedire agli agenti epatotossici di penetrare nella cellula;
tale azione si manifesta mediante una attività antiradicalica
10 volte superiore a quella della vitamina E, e tramite una regolazione
del ricambio dei fosfolipidi di membrana (cellulare e lisosomiale);
b) effetto biometabolico: la silimarina capace di stimolare
l'attività della Polimerasi A dei nucleoli cui segue un
aumento della sintesi di RNA ribosomiale che si traduce in un
aumento della sintesi proteica, indispensabile per una accelerata
rigenerazione. La silimarina è inoltre capace di antagonizzare,
per blocco recettoriale, le tossine dell'Amanita falloides.
2) AZIONE NORMOLIPEMIZZANTE: nel trattamento dei pazienti affetti da malattie
epatiche oltre a verificare un miglioramento effettivo dell'attivitˆ epatica
si è constatato un abbassamento della lipemia totale, dei trigliceridi
e del colesterolo dovuto alla migliorata attività metabolica degli epatociti.
3) AZIONE TONICA: si esplica grazie alla contemporanea presenza di tiramina (amina
simpaticomimetica) ad azione tonico-stimolante e del complesso silimarina che,
ottimizzando la funzionalità
epatica, migliora il metabolismo generale e l'utilizzo delle
risorse energetiche.
BIBLIOGRAFIA
Pedretti M.: "Cardo mariano", Erboristeria Domani, n. 12, 1991 Morazzoni P.,
Bombardelli E.: "Silybum marianum (Carduus marianus)", Fitoterapia, n. 1, 1995